E se Giovanni Verga in "Malaria" si fosse riferito a un altro tipo di morbo? A qualcosa di altrettanto spaventoso ma più vicino all'immaginario horror odierno? Se i suoi appestati fossero, in effetti, degli zombie?
Luigi Bonaro prova a immaginare come sarebbe stato se Verga avesse avuto una versione differente di "Malaria" (magari nascosta in un cassetto) e unisce al racconto originale la propria verve orrorifica, inserendo ad hoc nella storia alcuni passaggi scritti di proprio pugno.
Ecco così che nasce "Malaria e zombie". Se avete amato Verga, non vi lascerà indifferenti questo riadattamento in cui lo stile risulta quasi inviariato rispetto all'originale, ma in cui figura una vicenda decisamente differente da quella che tutti noi conosciamo.