"L'aereo vola nella tempesta. Sbattuto dal vento, le ali ghiacciate e pesanti. Fino a quanto potrà durare? Eppure ce la devono fare, devono arrivare alla meta. Così è stato deciso e questo sperano i tanti che stanno seguendo, ora dopo ora, il loro volo. Marina seduta nella coda dell'aereo continua a guardare le carte, a misurare il vento, a controllare la bussola. Sotto di lei c'è la tajga, un susseguirsi che pare senza fine di conifere, betulle, paludi e stagni. Davanti a lei le sue due compagne Valentina e Polina, lo sguardo attento, le mani che non tremano mentre manovrano la cloche. Lottano da ore contro la neve e il ghiaccio. Il momento è arrivato. Deve abbandonare l'aereo e gettarsi col paracadute nella tajga". Marina sopravvive al gelo e alla fame e da quel momento diventa un'eroina dell'Unione Sovietica, un modello, un'icona per tutte le donne russe che, come lei, hanno vissuto immediatamente dopo la rivoluzione e vogliono partecipare al sogno della costruzione socialista. Navigatrice, pilota, supera ostacoli che allora sembrano insormontabili e raggiunge record di volo eccezionali. Nel 1941 convince Stalin a formare tre reggimenti solo femminili di pilote bombardiere ed entra nel mito. La vita di Marina è un romanzo che nei paesi occidentali ancora non si conosce. Ritanna Armeni e Eleonora Mancini danno un volto alla lotta per l'eguaglianza e la libertà combattuta in quegli anni anche dalle donne del grande "continente" sovietico. Età di lettura: da 10 anni.