Karol Szymanowski è oggi considerato il più grande compositore polacco dopo Chopin. La sua musica, carica di elementi innovativi e sensibile alle contemporanee correnti artistiche europee, esprimeva il suo desiderio di liberare la cultura polacca dalla situazione chiusa e conservativa in cui era piombata all'inizio del Novecento. Szymanowski dedicò tutta la vita al raggiungimento di questo ideale ma la Storia si intromise bruscamente sul suo cammino e le conseguenze della situazione socio-politica della Polonia in quegli anni fecero sì che egli venisse relegato ai margini della vita culturale nella sua patria. Così mentre nel resto del mondo le musiche di Szymanowski venivano eseguite con frequenza, a Varsavia i critici lo attaccavano, tacciandolo di scarsa originalità e di tendenze filo-russe o filo-francesi. Nella sua terra egli rimase quindi prigioniero delle 'maschere' di altri famosi compositori, dei quali era accusato di subire troppo l'influenza musicale. Oggi, a quasi ottant'anni dalla sua morte, Szymanowski ricopre un posto di rilievo fra i grandi compositori del Novecento e molte delle sue musiche sono universalmente riconosciute come capolavori. Questo libro, rivolto sia a musicisti che non, ripercorre la vita e la lotta dell'uomo-compositore, che si intreccia con quella di altri illustri musicisti come Artur Rubinstein Pawe? Kochanski e Grzegorz Fitelberg, offrendo una chiave di lettura per la scoperta della sua musica.