"Sono saggi che descrivono con un punto di vista arguto e non convenzionale i grandi "episodi" della vita culturale dell'Urbe, dalla "Corsa dei Barberi" di via del Corso che si disputava alla fine dei Carnevali ottocenteschi, ai grandi film realizzati a Cinecittà, il cui simbolo immortale è Federico Fellini. Il titolo "Moccoletti romani" allude alla festa di Carnevale, più volte documentata da illustri viaggiatori stranieri come Goethe, Dickens e Millet come un tripudio di luci che illuminavano la notte successiva alla corsa dei barberi in via del Corso e che segnavano l'apice e la morte del carnevale al grido di "Mora ammazzato chi non porta il moccolo!" Era un augurio bonario e affettuoso che invitava il pubblico al gioco dello spegnimento della candela o del lume della lanterna." (dall'introduzione di Luca Verdone)