"Nel 1883, una sera d'autunno che ricordo come fosse ieri, ascoltavo senza grande interesse la lettura del giornale quando la mia attenzione fu risvegliata da un telegramma nel quale si annunciava che Nordenskjöld era tornato sano e salvo dalla spedizione verso l'entroterra della Groenlandia e che non aveva trovato oasi ma solo infinite pianure di ghiaccio sulle quali si diceva che i suoi Lapponi avessero percorso con gli sci una distanza straordinaria in un tempo stupefacente. Fu in quel momento che si accese la scintilla e si materializzò l'idea di una spedizione attraverso la Groenlandia, da costa a costa, con gli sci. In breve, la mia idea era che se un gruppo di bravi sciatori equipaggiato in maniera pratica e funzionale fosse partito dal lato destro, doveva per forza riuscire ad attraversare la Groenlandia: il punto di partenza era di estrema importanza. Non c'era una rotta da decidere: l'unica parola era avanti e l'unico ordine o la morte o la costa occidentale della Groenlandia."