"Non sono nobile e sto al mio posto senza obiettare i compiti assegnati. Servo il Maresciallo e mi ritengo fortunato, perché parlo il greco, la lingua d'oil e il tedesco. In più, so leggere e scrivere. Come potete capire, passo le mie giornate a scrivere o a leggere pergamene. C'è odore di crociata e ho molto lavoro". Si presenta così lo scudiero Guido Thessy, giovane valoroso a servizio del Maresciallo Goffredo de Villehardouin, protagonista di questo corposo e appassionante romanzo che spalanca una ampia e accurata prospettiva sulla quarta crociata, caratterizzata dall'assedio di Zara e dalla conquista di Costantinopoli, quasi dimentica del suo scopo primo, ovvero la presa di Gerusalemme. Guido ha vissuto quei fatti, le alleanze, le strategie messe in atto dall'esercito cristiano, dapprima stando ai margini di un disegno assai complesso, poi via via addentrandosi nelle sue maglie, per esserne infine non solo prezioso testimone ma uomo chiave. Stupefacente è la narrazione degli eventi, scrupolosa la ricostruzione storica dell'Europa medievale, accurata la descrizione dei personaggi; Guerrino Ermacora si misura con un oggetto di studio immenso, un capitolo della nostra storia ancora aperto, dando forma a un'opera magistrale che tiene sempre alta l'attenzione del lettore, accendendolo della sua stessa passione.