Dalla condizione dei carcerati di Rebibbia durante la prima ondata della pandemia all'importanza della sanità territoriale, da una disamina approfondita sul fenomeno della cancel culture alla condizione degli ezidi in Iraq, questa raccolta di storie di Zerocalcare è tra le più "serie" della sua carriera, ed è impreziosita da una storia inedita di quasi cento pagine, sull'ultimo anno della sua vita, quando si stava occupando della sua prima serie animata, "Strappare lungo i bordi" (disponibile dal 17 novembre su Netflix in tutto il mondo). Un libro importante, solo apparentemente fatto di storie disgiunte, che raccontano mirabilmente gli ultimi due anni dal punto di vista del fumettista di Rebibbia.
In arte Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech è il più importante e acclamato fumettista del panorama italiano.
Nasce il 12 dicembre 1983 a Cortona, in provincia di Arezzo, da padre romano e madre di origine francese. Trascorre la prima parte della sua infanzia in Francia e poi si trasferisce a Roma in zona Rebibbia. Frequenta il Lycée Chateaubriand, dove inizia a produrre i primi fumetti. Tra questi ve n'è uno sulle tragiche giornate del G8 di Genova nel 2001 che già rivela una dote innata nel descrivere eventi di cronaca
Zerocalcare non delude mai: la sua capacità di mescolare comicità con riflessioni di vita è ineccepibile: si ride tantissimo e allo stesso tempo ti mette faccia a faccia con le difficoltà che ognuno di noi affronta nel corso della propria vita. Impossibile non immedesimarsi. Per non parlare della critica sociale rivolta alla violenza nelle carceri e alla privatizzazione della sanità. Un vero pugno allo stomaco.
Debora, libraia Mondadori Bookstore Terni Cospea
Mondadori Bookstore Terni Cospea - 29/11/2024 22:24