"Capelli rossi, occhi verdi, piuttosto sexy, forse un po' ingrassata dopo l'ultima delusione d'amore. Domenica avrà quarantun'anni. È uno strano tipo, mia madre". Nina ha tre giorni per pensare a cosa regalare a sua madre Suzy. Tutto è cambiato in quest'anno. Ha finito la scuola; adesso ha un triste impiego di apprendista parrucchiera; Ricco, l'ultimo compagno di Suzy, se n'è andato, lasciandole sole. Non che si vedano più di prima, per colpa dei turni di Suzy in una delle superstiti manifatture tessili di Roubaix. Qui al nord, erano venute da Parigi dopo il fallimento del matrimonio. Oggi, venerdì, primo giorno di ferie, piove e indugiando tra la Brasserie du Nord e il negozio di uccelli, le balena un'idea: sarà una gita al mare, il regalo che farà alla mamma con il primo salario. In questo fluttuare tra l'ideazione suggestiva e l'incerta realizzazione, a Nina, per caso, accadono una miriade di eventi ordinari ma per lei fatali. Un dramma clandestino, che scivola confuso e oppressivo, con il laido padrone della fabbrica; le prepotenze del caporeparto; gli incontri con il fidanzatino da cui l'età la sta allontanando; una sosta sognante con Arnold, l'amico degli uccelli che l'ha condotta a teatro a incontrare un'altra Nina (quella del Gabbiano di Cechov) che come lei "sogna qualcosa di diverso, di lontano, qualcosa che possa dare un senso alla sua vita". Nel suo sguardo si rispecchia il mondo degli adulti, mentre in lei appassiscono ideali e illusioni di ieri.