Questo libro raccoglie la testimonianza straordinaria di una donna e attivista politica che ha segnato in maniera indelebile il Novecento. Una raccolta di scritti composta da interventi per conferenze, articoli apparsi su «Critica sociale» e l'«Avanti!», carteggi con Andrea Costa e Filippo Turati, i compagni di una vita, in cui privato e politico seguono un'unica trama. In queste pagine troviamo i temi cardine dell'attività politica e militante che Anna Kuliscioff ha portato avanti con determinazione per tutta la vita. A partire dalla riflessione sulla condizione femminile nella società del monopolio dell'uomo, fino all'insistenza sulla necessità del conseguimento, per le donne di ogni classe sociale, dell'autonomia economica, del diritto di voto e della rappresentanza politica alle giuste condizioni, non solo come espediente per ottenere consenso elettorale. Con sguardo attento e appassionato, che non risparmia critiche tanto necessarie quanto scomode, come quella al femminismo più borghese e di facciata, Kuliscioff ha seguito e partecipato ai grandi avvenimenti della sua epoca in Russia, in Italia e nel resto d'Europa. Se alcuni traguardi a lei cari sono stati ormai raggiunti, anche grazie alle sue battaglie, altre questioni restano invece inesorabilmente aperte: la violenza economica sulle donne all'interno delle famiglie è una realtà ancora diffusa e difficile da rilevare; la cura, lungi dall'essere valorizzata come dovrebbe, continua a essere uno strumento di controllo ed esclusione di genere; la forza lavoro femminile resta, trasversalmente, tra le più precarie, penalizzate, meno pagate e più sfruttate. Le parole e la vicenda stessa di Anna Kuliscioff, dunque, parlano direttamente al nostro tempo e meritano di essere rilette e comprese in tutta la loro potenza.