"Oceania denota un mare di isole con i loro abitanti... Sono stati gli uomini continentali, vale a dire gli europei, entrando nel Pacifico dopo aver attraversato immense distese di oceano, ad introdurre la visione di isole in un mare lontano. Da questa prospettiva le isole sono minuscoli punti isolati in un oceano vasto". Le parole di Epeli Hau'ofa introducono le esplorazioni occidentali, le navigazioni, le influenze coloniali e le appropriazioni indigene che ebbero luogo dal 1500 al 1900 in Oceania. Partendo da una prospettiva storica, con un'introduzione che tocca gli avvenimenti salienti del continente (suddiviso nelle macroregioni di Australia e Nuova Zelanda, Micronesia, Melanesia, Polinesia per un totale di 14 Stati, alcuni dei quali di formazione molto recente) il volume racconta, in maniera trasversale, la storia delle civiltà che lo compongono. Vengono trattati i temi legati al vivere di ogni società presa in considerazione: si passa dalla religione all'organizzazione sociale e politica, dai luoghi del vivere al tema del viaggio, realizzando una mappatura trasversale e precisa. Il volume si distingue per un estremo interesse iconografico con immagini, relative alla manifattura, all'artigianato, ma anche foto storiche di repertorio che raccontano delle esplorazioni di inizio secolo scorso.