Questo volume comprende i frammenti postumi del periodo che va dall'estate 1872 alla fine del 1874 - fase decisiva nello sviluppo del pensiero nietzscheano, segnata da rotture e bruschi mutamenti di direzione. Dopo l'impetuoso getto della "Nascita della tragedia", Nietzsche prepara un secondo grande libro sul mondo greco, questa volta sulla "filosofia nell'epoca tragica". I frammenti postumi rivelano come alle linee della ricostruzione storica si mescoli fin dall'inizio un'indagine radicale sul ruolo dell'individuo conoscente rispetto alla civiltà nonché sulla genesi e i limiti della conoscenza stessa. Specialmente i frammenti del gruppo 19, fra i più rivelatori di tutti i postumi nietzscheani, mostrano la ricchezza del suo pensiero di questi mesi e insieme testimoniano di quali ampie letture scientifiche, filosofiche e linguistiche si nutrisse. L'impossibilità di portare a termine quest'opera è la grande rinuncia dello scrittore filosofico Nietzsche. Di grande importanza, inoltre, sono gli appunti che riguardano i temi delle "Considerazioni inattuali", e in particolare quelli centrati sulla figura di Wagner, che permettono finalmente di capire attraverso quali sottili passaggi Nietzsche sia giunto dal "wagnerismo" all'"antiwagnerismo".