Questo volume che inaugura la pubblicazione in formato elettronico delle Opere complete di Bruno Leoni include tutte le 408 recensioni scritte per la rivista "Il Politico" nel corso di un decennio (1950-1959). A sorprendere non è soltanto l'elevato numero di recensioni, ma anche la diversità degli argomenti trattati: dalla psichiatria all'arte, dalla religione alla letteratura, dall'archeologia alle civiltà orientali, dalla storia all'architettura, oltre naturalmente alla politica, all'economia e al diritto. Si tratta di un testo utile per due motivi in particolare. Da un lato per capire meglio il pensiero di Leoni, poiché in queste recensioni i suoi riferimenti culturali vengono esplicitati e si chiarisce bene quale fosse la sua concezione della politica, della filosofia e della società. Dall'altro esso consente di farsi un'idea sugli argomenti di cui (non) si discuteva in Italia negli anni Cinquanta. "Il Politico" fondato dallo stesso Leoni nel 1950 fu infatti un mirabile tentativo di innovare la cultura italiana e in queste recensioni, che sono per la maggior parte di libri stranieri, l'Autore suggerisce traduzioni e propone idee e argomenti in Italia allora poco conosciuti, o spesso conosciuti male.Le recensioni non sono mai banali, e anzi vi emerge con chiarezza quali siano le valutazioni, le idee e in generale il pensiero di Leoni. Fare esplorazioni in campi così diversi e saperne trarre vantaggio nell'elaborazione di idee nel proprio settore di ricerca richiede indubbiamente un'intelligenza e una cultura fuori dall'ordinario. Ma questo era il suo approccio metodologico: le scienze umane gli apparivano intimamente connesse e solo da una loro trattazione comune era convinto di poter trovare la soluzione ai problemi sociali.Bruno Leoni (1913-1967), allievo di Gioele Solari all'Università di Torino, insegnò Filosofia del diritto e Dottrina dello Stato all'università di Pavia. Qui fondò e diresse la rivista "Il Politico". Fu presidente della Mont Pèlerin Society, il club fondato da Friedrich von Hayek per riunire studiosi di ispirazione liberale di diversi paesi. Fra le sue opere vanno ricordate le "Lezioni di dottrina dello Stato" del 1957 (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004) e le "Lezioni di filosofia del diritto" del 1959 (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003), "La libertà e la legge" del 1961 (Macerata, Liberilibri, 1995) e "Il pensiero politico moderno e contemporaneo" (Macerata, Liberilibri, 2009).