Tino Bellisario e Gianni Di Carlantonio hanno realizzato un libello che ha pregi superiori a quelli normalmente richiesti a pubblicazioni di questo genere, che di solito si pongono l'obiettivo "leggero" di fornire una lettura amena. Confortati e corroborati dalle testimonianze scientifiche di esperti a vario titolo e punti di vista dell'oro rosso di Altino, infatti, gli autori ci guidano lungo un viaggio che s'insinua, con la necessaria brevità ma non con superficialità, in un sostrato culturale composto di realtà-verità, di ipotesi e di prospettive, non solo economiche di sviluppo ad ampio raggio, tutte convergenti ed agganciate al peperone rosso di Altino, dolce o piccante che sia. La prima frase che mi è venuta in mente, leggendo le bozze del libro, è la dantesca "Poca favilla gran fiamma seconda", che significa che i grandi eventi, le grandi cose nascono sempre da piccole scintille.