Unico superstite di una famiglia sterminata da Don Ciccio a Corleone, Vito Andolini, ragazzo dalla salute malferma, raggiunge gli Stati Uniti nel 1901 dove, per un errore degli ufficiali del porto, prende il nome di Vito Corleone. Cresciuto nel mezzo delle prepotenze della Mano Nera nella "Little Italy", apprende l'arte del protezionismo e della camorra. Fonda sul crimine, sul controllo delle case da gioco e della prostituzione, un impero che trasmette al figlio Michael. Questi, nel 1958, mentre celebra la festa della comunione del figlio Anthony Vito Corleone, si trova costretto a meditare sul futuro della "famiglia mafiosa". Infatti troppi sono i segni di una disgregazione: il fratello maggiore Fred lo tradisce alcuni rami dell'organizzazione tentano la via dell'indipendenza il Senato lo cita davanti a una commissione speciale dalla quale si salva per miracolo Cuba, mercato lauto di corruzione, passa dalle mani di Batista a quelle di Castro la moglie volutamente rifiuta un suo ulteriore figlio e viene cacciata. Michael Corleone ÿ rimasto solo nella sua grande reggia.