Una sera a Roma, accarezzata dal Ponentino. Alla fine del turno mancherebbero due ore, ma per Debora Camilli, la tassista più insubordinata di Roma, la tentazione di staccare prima per concedersi uno Spritz è fortissima. Purtroppo dall'autoradio la voce perentoria dell'impiegata della cooperativa la richiama all'ordine: c'è una chiamata in zona, Siena 23, al Lungotevere Flaminio, poche storie!
Appena svolta sul Lungotevere, un'onda di adrenalina la invade: la luce intermittente delle volanti ha su Debora un effetto potentissimo. A bordo di una di quelle auto avrebbe potuto esserci lei, se solo avesse continuato l'apprendistato da ispettrice... Ma non è serata per bilanci e tristezze: un cadavere è stato ripescato nel Tevere, senza documenti. Capire di chi si tratta e come è finito nel fiume è la cosa più importante. Non resta che andare in cerca del commissario Raggio, che nel frattempo è stato promosso alla Omicidi. Quando si rincontrano, l'attrazione è fortissima ma gli ostacoli che li dividono anche. E per entrambi i doveri dello sbirro vengono prima di ogni cosa. A breve si scoprirà l'identità del morto: Guido Dantice, un promettente restauratore. Mentre Debora dà inizio con la consueta grinta alle indagini informali a partire dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e si inoltra nell'ambiente affascinante e spietato dell'arte, Raggio scopre che a sovraintendere al caso è la pm Caterina Carrano, una sua vecchia fiamma...