Una parte sempre più consistente della memoria documentaria del presente si sta sedimentando in formato digitale nei sistemi informatici delle imprese private e delle istituzioni pubbliche, nei server connessi alla Rete globale, nei nostri computer. Contemporaneamente, archivi e biblioteche ereditati dal passato vengono sottoposti a processi di riconversione digitale e in misura crescente diventano accessibili attraverso Internet. Questo libro si propone di tracciare alcune linee di una possibile critica delle fonti digitali, capace di fornire allo storico strumenti di analisi e d'interpretazione che siano in grado di confrontarsi con le complesse stratificazioni tecnologiche, culturali sociali di cui tali fonti sono intessute.