I Patti territoriali rappresentano uno degli esperimenti più interessanti e controversi delle nuove politiche territoriali avviate in Italia nella seconda metà degli anni novanta. Si tratta di veri e propri patti sociali per lo sviluppo, che si basano su tre obiettivi fondamentali: riuscire a stimolare il protagonismo dei soggetti locali, favorire la cooperazione progettuale tra pubblico e privato, promuovere una stretta integrazione tra investimenti imprenditoriali e interventi infrastrutturali. La scommessa dei Patti è che le politiche pubbliche possano incidere sul contesto sociale e istituzionale di un'area, valorizzare e mobilitare i suoi potenziali di risorse nascoste e indirizzarle verso obiettivi di sviluppo innovativi. Tra il 1997 e il 2003 ne sono stati attivati 220, che hanno interessato l'80% del territorio meridionale e circa un terzo di quello centro-settentrionale. Alcuni di essi hanno deluso le aspettative, altri, al contrario, hanno avuto un impatto estremamente positivo. Il libro mette a confronto casi di successo e di insuccesso. Avvalendosi dei risultati di una ricerca condotta su trenta Patti territoriali, il volume mette in luce i fattori che influenzano gli esiti di queste politiche fondate sul partenariato sociale, sottolineando in particolare il ruolo della leadership, della concertazione e delle scelte organizzative compiute nella fase della loro attuazione.