Che cosa sono io? A questa domanda inaggirabile cerca di rispondere da sempre l'antropologia filosofica, che si caratterizza per una vocazione all'universale: ambisce a dire dell'uomo qualcosa che non possa essere smentito, a prescindere dal tempo e dallo spazio. Da ciò scaturisce la tensione al trascendentale: l'essere umano è essenzialmente pensiero trascendentale e la dignità umana può essere affermata e custodita soltanto se l'infinito che ci definisce riesce a essere stabilmente riconosciuto. Attorno a questo argomento fondamentale si sviluppa il volume, allo scopo di sondarne la verità e di mostrare alcune delle implicazioni etiche che investono la dimensione ultima dell'umano.