Le carte, i disegni, le fotografie di Ettore Sottsass formano uno sterminato continente fisico e mentale qualcosa come quei caotici storyboard che rendono le pareti preparatorie di alcuni registi piu appassionanti del film che ne deriva, o quelle di alcuni poliziotti piu interessanti della soluzione del caso. Questo libro rappresenta un inizio di esplorazione degli anni Quaranta-Cinquanta, periodo in cui Sottsass cercava una sua strada nell'unico modo che sembrava essergli congeniale: percorrerle tutte. Accompagnandolo nei primi passi, il lettore sara sorpreso di trovare un catalogo minuzioso dei colori reperibili negli scompartimenti dei treni americani, un racconto di guerra nei Balcani, un ritratto di Spazzapan (il pittore cui Sottsass sosteneva di dovere tutto), o l'abbozzo di un manifesto artistico. Ma la sorpresa principale sara scoprirsi, solo dopo qualche pagina, vittima per contagio della sindrome Sottsass, e del suo sintomo piu prezioso: un'infinita, e indefinibile, curiosita per tutto.