Asuka Ozumi vive in Italia, si occupa di manga e letteratura giapponese.
In Giappone ha una nonna di novantotto anni che compone haiku tutti i giorni sul suo quadernetto a righe verticali, fitto di linee scritte a penna, e da cinquant'anni insegna agli altri come intrecciare parole, spiegando che sono l'esercizio e la costanza ad allenare la poesia e a far sì che tra migliaia di versi ogni tanto ce ne siano alcuni che "lasciano ammutoliti".
L'haiku è una poesia di diciassette sillabe, ripartite in tre versi secondo lo schema 5-7-5.
Si stima che sette milioni di giapponesi si dilettino a comporne, incontrandosi, sfidandosi in circoli poetici che si moltiplicano e coinvolgono anche famiglie e bambini.
Asuka ha scelto un haiku, in questa raccolta tutta italiana:
Ah, poesie,
non servono a niente,
se non al cuore.
È lo spirito con cui è stata scritta, lo stato d'animo ideale per incominciare la lettura.