La corruzione politica è considerata uno dei principali ostacoli alla crescita economica e civile del nostro paese. Il fenomeno è ancora più preoccupante nel Mezzogiorno, dove si combina con l'influenza della criminalità organizzata. Eppure, mancano dati solidi per inquadrare la diffusione della corruzione, il suo andamento nel tempo, il radicamento nelle diverse aree, le modalità prevalenti che assume. La Fondazione Res con questa indagine offre un contributo originale in tale direzione servendosi di due fonti inedite: la banca dati delle sentenze della Corte di Cassazione e i casi considerati nelle autorizzazioni a procedere del Parlamento. Dalla ricerca emerge un quadro inquietante. Da Tangentopoli a oggi la corruzione che coinvolge direttamente i detentori di cariche pubbliche non solo appare in crescita ma assume caratteri nuovi. È sempre più «privatizzata», volta cioè al perseguimento di vantaggi personali piuttosto che al sostegno dei partiti, come in passato; e si coagula intorno a reti politico-affaristiche, stabili e strutturate, che crescono di più a livello locale e regionale e attraversano i principali partiti piegando ai loro interessi la gestione della cosa pubblica.