"'Preghiere imperfette' è una raccolta poetica intessuta anzitutto tra le onde, le vertigini e le crepe dei momenti, fra tutti quei piccoli o grandi sussulti di cui è tramato il nostro incerto cammino nel tempo. Proprio di vacillamenti, scarti, inciampi - o di aritmie, lacune, pensieri in fuga - si nutre il bisogno, che in Nadia Scappini resiste con grande forza, di pregare, se è vero (come lei stessa ci ricorda in un altro suo libro) che l'etimologia di "preghiera" è legata a precarius: alla precarietà, alla fragilità delle nostre vite. Muovendosi tra visioni percorse da soffi d'ansia o striate di ferite, ma non rinunciando mai a "curvare le parole / verso l'altrove", l'autrice di questa straordinaria raccolta confessa il suo desiderio ardente di Dio, ma l'"altrove" che innerva i suoi versi è anche la misteriosa bellezza del mondo (la notte quando "splende di fuochi / e di comete", l'alba profumata di cannella e cardamomo, le ali screziate di una farfalla) e soprattutto l'amore umano, quell'amore che diventa sempre più struggente quando due coniugi anziani lo difendono fino alla soglia dei sogni estremi, delle carezze impossibili." (Paolo Lagazzi) Con una lettera di Loredana De Vita. Postfazione di Paolo Lagazzi.