L'esperienza visiva ci regala l'impressione di esser di fronte ad oggetti presenti per l'interazione motoria. Questi stessi oggetti appaiono anche reali, indipendenti dalla nostra mente. L'intuizione sarebbe, allora, che presenza e realtà siano due aspetti strettamente correlati nel nostro accesso al mondo. Tale intuizione attraversa in maniera interdisciplinare le ricerche volte a comprendere come la mente si relazioni al mondo, dallo studio delle esperienze alterate in psichiatria e psicopatologia, agli esperimenti in neuroscienze, dalle analisi fenomenologiche, alla costruzione di realtà virtuali. La sfida accolta della presente opera è di smontare filosoficamente tale intuizione, offrendo argomenti basati su una nuova analisi delle evidenze sperimentali interdisciplinari. Il risultato è una trattazione sull'epistemologia della visione che analizza, sotto una diversa luce, un aspetto cruciale del nostro rapporto col mondo esterno: che esso ci sembri reale.