Cardìa (presumibilmente il Primo Grammatico stesso) narra di un innovatore fuggito dal carattere pseudo-borghese della sua isola (l'Islanda, stando al suo espediente descrittivo) per istruirsi nel Continente, imparando il latino (altro espediente di certo) e infine importare - una volta di ritorno - una sua novella e originale Grammatica. Gli isolani saranno mai capaci di assumerla, però?