"Probatio diabolica" si apre nel più paradossale dei modi. L'avvocato Lucio Cotta riceve nel suo studio un'agitatissima cliente, una sensitiva di nome Velia Tarquini che confessa l'omicidio del marito. Salvo precisare che il crimine è avvenuto in sogno e che l'assassina non era neanche lei, ma un suo clone. E, ciò nonostante, insiste nella sua richiesta di essere difesa. La vicenda, sorretta da un registro marcatamente comico, è ambientata nella città di Roma ai giorni nostri e contestualmente al tempo di Cicerone. Alternandosi tra le due epoche, le indagini dell'avvocato Cotta sveleranno un mondo popolato di maghi ciarlatani, di tarocchi e di improbabili trasmissioni radiofoniche ("Abracaradio"). Eppure, in questo universo di illusioni, in cui niente è come appare e nessuno è chi dice di essere, si sente tutto il sapore dell'autentica commedia umana.