Ebbene, è tempo di slow reading. Se il mito della velocità si è imposto a poco a poco in ogni pratica della vita quotidiana, e dunque anche nella lettura, sempre piú rapida e spesso distratta, tanto piú è il momento di sviluppare anticorpi e controtendenze. Cosí, negli ultimi anni, è stato per il cibo e la cultura gastronomica; cosí può essere anche per il «cibo della mente», cioè il libro e la lettura. Ecco dunque che nei suoi «Quanti» Einaudi propone una serie di poesie di grandi autori analizzate «alla moviola» dai migliori critici. Una lettura che meticolosamente ripercorra il testo e permetta di capire tutto ciò che a prima vista non appare. La poesia è una lettura intrinsecamente «slow», che richiede attenzione e concentrazione, ma in queste «analisi al microscopio» lo sarà ancora di piú. E speriamo che la soddisfazione di chi entra in contatto profondo con una grande poesia, alla fine, risulterà moltiplicata.
Piccola istruzione per l'uso: all'inizio del libro viene data la poesia e poi il saggio di commento. Il consiglio è di leggere prima la poesia, poi il commento, e poi leggere nuovamente la poesia. Se la sensazione sarà diversa dalla prima lettura, piú piena e piú profonda, l'«esperimento» sarà riuscito.
Tra i libri di Enrico Testa: Per interposta persona. Lingua e poesia nel secondo Novecento (Bulzoni 1999); Montale (Einaudi 2000), Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000 (Einaudi 2005); Una costanza sfigurata. Lo statuto del soggetto nella poesia di Sanguineti (Interlinea 2012).