Sono incapace di costruire un pensiero sistematico.
Non ne ho la forza, l¿energia, la costanza necessarie.
Mi riconosco l¿attitudine, invece, ad essere attento alla realtà, sia a quella esterna che a quella interna a me.
A coglierne aspetti, fenomeni, fatti e descriverli come se fossero frammenti separati, tasselli sparsi di un puzzle.
So (o, almeno, percepisco, intuisco) che essi, messi assieme, formerebbero un tutto unitario e coeso.
Ma, un po¿ per pigrizia e un po¿ per incapacità, rinuncio a fare questo ¿gioco¿.
Preferisco piuttosto continuare a ricercare nuovi pezzi.
Mi accontento dei frammenti che ho trovato.
Mi intriga poco comporli in un insieme.
Giovanni Lamagna (Napoli; 1947), laureatosi in filosofia nel 1972 presso la Federico II di Napoli, con una tesi in Psicologia, ha conseguito un master in counseling di comunità presso l¿Istituto Alfred Adler di Napoli e un diploma in mediazione familiare presso l¿IPR (Istituto di Psicoterapia Relazionale) di Napoli.
È stato docente di materie letterarie nella Scuola Media Statale dal 1974 al 2005.
I suoi interessi culturali spaziano dalla filosofia alla storia, dalla psicologia alla sociologia, dalla politica alle religioni, dal cinema al teatro e alla letteratura, dalla dimensione interiore degli individui a quella delle dinamiche relazionali e collettive.
Da sempre è impegnato come ¿cittadino attivo¿ in varie realtà sociali e politiche napoletane e nazionali.
Ha pubblicato finora ¿Elogio della disobbedienza a Dio¿ (2015) e ¿Puzzle¿ (2016), entrambi con Guida editori.