Per la prima volta tradotte in Italia le conferenze americane sulla letteratura di uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento europeo: Max Frisch. "Quadrato nero" è il documento testamentario che sintetizza la sua poetica di uomo e di intellettuale. L'autore di "Homo faber" indica, in questi fogli, la sua idea di arte come contro posizione al potere. L'umanesimo vissuto da Frisch è una necessaria autodifesa, un regime di metabolizzazione dell'esperienza naturale e dei processi storici in cui vive.