Un incontro fugace, al bar vicino all'università dove entrambi lavorano, uno scambio di sguardi, poche frasi di circostanza e poi la promessa di rivedersi, affidata quasi più ai disegni del destino che a una reale iniziativa di uno dei due. Pochi momenti bastano a Domenico e Marianna per riconoscere l'uno nell'altra un possibile compagno di vita. Entrambi infatti non sono in cerca di avventure, ma sono accomunati da un'idea dell'amore molto simile e distante da quella della maggior parte dei loro coetanei: lei, composta e razionale, tanto da sembrare a volte fredda, è consapevole del valore dei propri sentimenti e non vuole sciuparli con il primo che capita; per lui, invece, la donna è come un tesoro, pronto a svelarsi lentamente a chi ha la pazienza e la voglia di scoprirlo. È questo impegno reciproco a conoscersi che li unisce in un periodo in cui Marianna è occupata a sbrogliare una faccenda che, partita da una ricerca che sta svolgendo per conto della Facoltà di Sociologia, finisce per investire la sua sfera personale e familiare, facendo riemergere episodi del passato mai del tutto chiariti... Un romanzo che, tra cime innevate e cieli cristallini, in compagnia di buon cibo, musica e filosofia, conduce il lettore alla scoperta delle infinite declinazioni dell'amore.