La raccolta di poesie di Pierpaolo Bordini non può essere letta in fretta, va meditata, rivista, ponderata, perché dietro l'apparente immediatezza di uno stile colloquiale apre orizzonti di inusitata profondità. Innanzi tutto, la rapidità e l'incisività della scrittura delineano contorni precisi per il dettato poetico, i quali però vengono dilatati da continue allusioni tratte da un pregevole bagaglio culturale (Dante, Virgilio, Leopardi, Ungaretti...). Lontano dal presentarsi come sfoggio di erudizione, esse assumono il compito di testimoniare un "oltre" rispetto alla concretezza della rappresentazione. Il risultato raggiunge un livello di qualità, quale è assai difficile riscontrare tra le contemporanee pubblicazioni in versi.