Questi racconti, lettori carissimi, non pretendono punto di essere una novità. Il primo è comparso molti anni addietro in un modesto Almanacco, che, fra alcuni giovani veneziani, stampavamo ai tempi del dominio austriaco; il penultimo ebbe gli onori dell'Antologia; gli altri tutti videro la luce nella Strenna Veneziana, pubblicazione annua, alla quale prendevano parte anche scrittori di merito, ma che, come accade di tutte le Strenne, non poteva aspirare ad un'assai larga diffusione. Si sa che nelle Strenne il contenente uccide il contenuto, i cartoni soffocano lo stampato. Scendo a tanti particolari per iscusare questo tentativo di risurrezione. Infatti, una seconda edizione de' miei lavori non si spiegherebbe se non fosse chiarito che una prima edizione propriamente detta non vi è mai stata.