Razza, con il suo derivato razzismo, non è una parola neutra. Evoca gli orrori del Novecento, dall'olocausto nazifascista all'apartheid al segregazionismo: la persecuzione giustificata dalla presunta superiorità genetica. In questo secolo riemerge contro i migranti, a difesa di presunte identità collettive che la scienza ha dimostrato infondate nel genere umano. È diffusa in tutte le lingue, ma è nata in Italia durante il Medioevo, e l'indagine sulla sua origine svela che deriva da una parola applicata solo ai cavalli. Un caso emblematico di coincidenza tra i più recenti risultati della genetica e la più profonda radice linguistica: razza è una parola disumana.