Il 2012 è stato proclamato Anno Europeo dell'Invecchiamento Attivo e della solidarietà tra le generazioni, con la prospettiva di innestare processi finalizzati alla massima realizzazione delle potenzialità fisiche, mentali, sociali ed economiche degli anziani per poter condurre vite socialmente ed economicamente attive. In una visione ampia del benessere delle generazioni meno giovani, una particolare attenzione merita l'esperienza della nonnità. Infatti, il legame intergenerazionale nonni/nipoti offre prospettive interessanti anche dal punto di vista dell'invecchiamento attivo. Il contatto con l'infanzia, l'assunzione di responsabilità educativa e/o di cura, accompagnare la crescita evolutiva dei bambini e delle bambine, improvvisare creativamente situazioni e soluzioni che i minori richiedono, non può che rivitalizzare l'esistenza quotidiana di un anziano e consegnargli possibilità di futuro. Da una ricerca sul campo emerge che si sta affacciando una "nuova" generazione di nonni/e: fortunati perché in buona salute, con pensioni sicure, tempo a disposizione, ma soprattutto perché sono stati giovani in un tempo di grandi trasformazioni culturali, di movimenti, sogni, utopie e con un acceso desiderio di cambiare il mondo. A loro la sfida di inventare un nuovo modo di essere nonni e divenire adulti significativi per le nuove generazioni, anche per poter aiutare genitori che in questo clima socio-economico di sfiducia e paura si sentono spesso in difficoltà.