Le migrazioni sono antiche quanto l'umanità. Esodi di intere popolazioni, movimenti di singoli e gruppi, scambi commerciali, colonizzazioni pacifiche e invasioni cruente hanno costruito la storia delle civiltà. Oggi, nuovamente, le migrazioni sono tra i fattori più visibili e controversi di cambiamento delle nostre civiltà. Nelle città, nel mercato del lavoro, nelle aule scolastiche, nei circuiti delle attività illegali, avvengono sostituzioni e mescolanze di vecchi e nuovi protagonisti. La percezione diffusa è quella di uno sconvolgimento dell'ordine sociale. Ma in che misura si tratta di una percezione fondata? L'analisi di Ambrosini non concede spazio all'indulgenza verso le predicazioni xenofobe correnti, né alla sottovalutazione dei complessi problemi di trasformazione che la migrazione pone. "Richiesti e respinti" è un atto di accusa al deficit etico-politico con cui la classe dirigente (e la società in generale) fronteggia questi problemi, e insieme una piattaforma di proposte e azioni concrete grazie alle quali imprimere una svolta nei comportamenti fin qui adottati.