«I romani hanno spesso dimostrato che non amano ne alzarsi al mattino ne sollevarsi contro un nemico». Cosi il colonnello delle SS Eugene Dollmann aveva immaginato l'occupazione nazista di Roma. Dopo dovette ricredersi e constatare che Roma e stata la capitale che ha dato «piu filo da torcere». Questo libro e il racconto di un'epopea di lotta popolare e partigiana durata nove lunghi mesi e delle vicende politiche che l'hanno contrassegnata. La Resistenza nasce a Roma dove immediatamente i partiti antifascisti si costituiscono in Comitato centrale di liberazione nazionale. Soldati e popolo si ritrovano subito a contrastare il passo ai nazisti mentre il re, Badoglio e i capi militari fuggono la- sciando la capitale in balia delle truppe tedesche. Per gli occupanti nazisti e i fascisti al seguito, la Capitale non sara mai quella tranquilla retrovia militare che avevano sperato. Sara un "letto di procuste" punteggiato, al centro come nelle borgate di periferia, da continui attacchi partigiani portati dalle formazioni militari dei partiti antifascisti e sostenuti dalle piu diverse forme di resistenza popolare in cui le donne ebbero un ruolo fondamentale. Roma non ha atteso la "liberazione", l'ha perseguita tenacemente resistendo e combattendo, stretta fra la fame e i rastrellamenti, tra i bombardamenti e le persecuzioni nazifasciste. Ha nascosto e assistito decine di migliaia di soldati sbandati, di renitenti alle chiamate dei fascisti repubblichini e dei tedeschi, di funzionari che rifiutarono di aderire alla Rsi. Via Rasella, Regina Coeli, l'hotel Flora, piazza Barberini, via Tomacelli, la stazione Termini, Tor Pignattara, Centocelle, Quarticciolo, Gordiani, Tiburtino, Pietralata, Ostiense, Ottavia, Monte Mario sono i luoghi piu conosciuti della resistenza militare prima e della guerriglia partigiana poi, in una citta che per 271 giorni non dette tregua ai nazifascisti.