Pubblicato in occasione della personale tenutasi a Segrate tra dicembre 2019 e gennaio 2020, il libro offre uno sguardo nel lavoro di Rossella Rapetti degli ultimi vent'anni, con una particolare attenzione agli acquerelli, nei quali forse meglio si manifesta l'intima esperienza del colore che è cifra primaria dell'artista. In dialogo con questi stanno i recentissimi gessetti su carta, in cui si esplora la qualità e fluidità delle velature secondo modalità infrequenti. Quindi i feltri, originale espressione scultorea nel piccolo formato, dove il colore emerge nella sua potenziale tridimensionalità in forme organiche, con estroflessioni e inglobamenti, e si svelano le inedite capacità di compenetrazione permesse dalle fibre della lana. Un colore intenso, quello di Rossella Rapetti, che esiste in natura ma che nel suo operare assume una potenza talvolta deflagrante, un'apertura che nella sua aniconicità e nella sua libertà abilmente controllata desta in chi osserva un senso primo di stupore, quindi di mistero, richiamando un mondo di forme che trascende ciascuno di noi, eppure è ciascuno di noi.