Gioacchino Rossini era figlio di musicisti e si formò al Conservatorio di Bologna sotto la guida di padre Mattei. Si esibì nei teatri cittadini come sopranista tanto che venne aggregato all'Accademia Filarmonica senza esame. Raggiunse presto la fama e, già nel 1811, divenne maestro di cembalo al Teatro del Corso. Il suo legame con Bologna è la storia di una vita: qui studia, qui esordisce, qui torna sempre dopo i viaggi all'estero, qui sposa Isabella Colbran, sua antica compagna di studi, qui acquista la sontuosa casa di strada Maggiore dove crea un salotto frequentato dalla colta nobiltà della città. Ma, soprattutto, a Bologna Rossini esegue il suo Stabat Mater nel 1842, nella omonima sala del Palazzo dell'Archiginnasio: un evento che lega indissolubilmente la storia del musicista alla città. «Bologna è la mia seconda patria - scriveva - e io mi glorio di essere, se non per nascita, per adozione, suo figlio.»