In quell'inesauribile repertorio di avventure mirabolanti e di situazioni incresciose quanto improbabili che è l'Odissea un episodio si staglia su tutti per ricchezza ed elaborazione del racconto e per importanza nell'economia della vicenda. Si tratta - com'è ovvio - della gara dell'arco e della strage dei proci. L'episodio occupa un terzo circa del Poema, i Libri che vanno dal Diciassettesimo al Ventitreesimo, che qui vengono sottoposti a un sistematico confronto con "I riti di caccia dei popoli siberiani". È questo il titolo di uno straordinario saggio della grande specialista del mondo magico, Éveline Lot-Falck (1918-1974) che risale al 1953. Nato da un'attenta e meticolosa selezione della letteratura moderna sull'argomento, il lavoro dell'antropologa rituali utilizzati dallo sciamanesimo siberiano in quella delicata, e davvero vitale, operazione che è la caccia - caccia al cervo, alla renna, all'orso, ecc. ecc. Associato a pochi altri testi di specialisti - come Vilmos Dioszegi, Roberte Hamayon, Mihaly Hoppal, Vesa Matteo Piludu e Knud Rasmussen - che forniscono dell'altro materiale etnologico esterno al mondo siberiano, il saggio della del perfetto sciamano".