È una gelida notte di febbraio quando il bookmaker inglese Peter Perley, proprietario di una fiorentissima agenzia ippica della capitale, scompare. Si era recato nel nord del paese per una riunione di famiglia, e da quel momento si sono perse le sue tracce. Poco più di una settimana dopo, il cadavere dell'uomo viene ritrovato in una cava di sabbia, e l'inchiesta del coroner per appurare la causa del decesso si chiude con un verdetto di morte per assideramento. La dinamica della morte non è tuttavia chiara, e ancor meno lo è il giorno esatto in cui essa è avvenuta, il che non è un dettaglio da poco. Subito prima della scomparsa, infatti, Perley aveva letto ai familiari il suo testamento in cui s'impegnava a lasciare il grosso del patrimonio a uno solo dei parenti con una curiosa clausola: se fosse morto di lunedì, l'eredità sarebbe andata a un certo nipote, se invece fosse morto di martedì sarebbe andata a un altro, e così via per i successivi giorni della settimana. Determinare la data del decesso diventa quindi altrettanto cruciale che scoprire come si sono realmente svolti i fatti, anche perché esiste il fondato sospetto che ci sia lo zampino di uno dei potenziali eredi... Sarà Laurence Gilmartin, ex commissario di polizia, a spalleggiare Scotland Yard in questa delicata indagine. Il romanzo ("Murder on Monday...?) fu pubblicato nel 1932.