Una bambina sepolta in una fossa comune durante la guerra civile spagnola, due fratelli alla ricerca di una zia fuggita in America, la necessità di edulcorare la realtà, di scappare lontano per costruirsi un futuro. Segreti di un Paese distrutto, di due bambini che crescono ascoltando versioni di comodo e mezze verità in un borgo della Galizia. Segreti mai svelati, come quelli che madre e figlia cercano di ricostruire in questo romanzo, attraverso un diario e i loro ricordi che s'intrecciano e si contraddicono. Segreti è un romanzo duro e violento, ma si legge come una novella che nasconde una profonda sete di giustizia. Romanzo di memorie, quindi, ma anche di pettegolezzi, di storie e di leggende, ovvero di tutti i possibili gradi di prestigio che può avere un racconto. Una ricostruzione di un'epoca in cui molte cose dovevano essere taciute, nascoste o reinventate. Quello che trapela in fondo è proprio questo, l'eroicità domestica di chi decide di raccontare scabrose verità a due bambini. Saranno loro a dover capire un giorno come andarono le cose, a capire chi mentiva e chi no, chi fossero in realtà i destinatari di quelle premure fatte di silenzio in cui si avvolgono i miti.