I Misteri, da sempre, chiamano a raccolta molti, ma sono sempre pochi coloro che vi giungono. Un profondo richiamo interiore accomuna i ricercatori di ogni dove, ma di essi davvero pochi scorgono la Via e vedono la Porta della Sapienza. Serve una preparazione a riconoscere la conoscenza in grado di far transitare su quelle strade che sembrano irreali, mentre si tratta solo del punto di vista da dove si cerca, da dove si guarda. L'illusione non è nell'oggetto osservato (una montagna, un fiume, l'oceano, ecc) ma nell'occhio (la mente) dell'osservatore. Tra l'immanente e il trascendente può esistere una comunicazione: si tratta di conoscere le modalità e saper usare gli strumenti giusti. La Conoscenza segreta di cui si parla è quella che mette in grado di penetrare nello spazio metafisico, scoprendo un "inimmaginabile" insospettato. Percorrendolo, questo sentiero, si rivela al ricercatore, di livello in livello, di facoltà in facoltà, quella Luce che non era segreta ma semplicemente non vista, per mancanza di conoscenza e di strumenti idonei.