Questo è il diario di un viaggio attorno alla città di Ypres, nelle Fiandre. Un territorio dolcemente ondulato che durante la Prima guerra mondiale fu uno dei teatri più duri e terribili del conflitto, un mare di fango in cui i soldati rimasero bloccati, vittime dei gas, delle mine, delle insidie del clima. E fu ribattezzato con uno strano nome: il Saliente. Tra il 2014 e il 2018, per il centenario della guerra, il giovane fotografo Michele Spagnolo ha percorso più di mille chilometri esplorando gli antichi campi di battaglia, sulle tracce dei soldati, famosi e non, che hanno combattuto laggiù (Cèline, Junger, Remarque). Ma anche osservando il paesaggio, per scoprire come la guerra lo ha trasformato per sempre. Il Saliente è «un luogo-altro», in cui spostarsi non vuol dire solo attraversarne lo spazio, ma anche il tempo: un luogo archetipico, ricco di storia, contrasti, genio e tragedia, profondamente europeo. Questo libro è il risultato di un pellegrinaggio, fitto di domande, incontri, ricordi e corrispondenze inattese.