La nuova "economia della condivisione" è diventata economia dei lavoretti. Lavoretti che si fanno per «aiutare tutti», per far risparmiare tempo. Chi svolge queste mansioni, così viene raccontato dalle società di food delivery, è felice di impiegare il proprio tempo libero in questo modo, correndo in bicicletta per la città. L'apparente flessibilità si scontra con la dura consistenza dei marciapiedi, del parabrezza di un autobus, della fredda pioggia di una notte di febbraio a Philadelphia, dove muore Pablo, giovane riders americano. E poi ci sono gli operatori dei beni culturali, gli "scontrinisti", e nella notte si muovono come ombre negli ipermercati gli scaffalisti. Non ci sono pause, non ci sono opportunità. È un grande cambiamento, che non sarebbe mai iniziato senza una grande crisi.