Ancora oggi il nome di Simone de Beauvoir è associato al lungo e faticoso processo di liberazione femminile che ha attraversato il Novecento. L'autrice del Secondo sesso rimane un punto di riferimento fondamentale non solo nel pensiero ma anche nella storia delle donne, al di là delle divisioni che hanno segnato i diversi percorsi del pensiero e della pratica femminista. L'uscita postuma di nuovi materiali, tra cui le corrispondenze con Sartre e con altre figure cruciali della sua vita come Jacques-Laurent Bost o Nelson Algren, e di alcuni scritti intimi, ha reso possibile delineare nuovi percorsi nell'interpretazione della vita e dell'opera di Simone de Beauvoir, e anche comprendere più in profondità la relazione tra amore necessario e amori contingenti che ha caratterizzato la sua vita. Sandra Teroni ci conduce all'interno del laboratorio creativo della Beauvoir focalizzando l'attenzione sulla genesi dei testi e soprattutto sull'intreccio fra scrittura romanzesca e scrittura autobiografica, saggistica e intima, evidenziando in tal modo un'importanza del vissuto esistenziale niente affatto scontata per l'autrice del Secondo sesso, che dichiarava di non aver personalmente mai sofferto di quella condizione femminile denunciata nel suo saggio. Nel libro emerge in modo chiaro l'esigenza di Simone de Beauvoir di passare dalla singolarità dell'io al soggetto plurale, dalla rappresentazione del presente all'analisi dei processi storici, così come trova risalto la centralità del suo impegno civile che la portava ad avere lo sguardo sempre rivolto al futuro, in un appello costante alla libertà e alla lotta per un mondo più giusto. Questa agile monografia procede per «percorsi» a cominciare da quello amoroso col risultato di restituire di Simone de Beauvoir un'immagine più complessa e problematica, ancora oggi molto vicina a noi.