Le Fanu è noto al grande pubblico soprattutto per essere il padre di Carmilla, la giovane e iconica vampira che ha dato vita alla gloriosa "Golden Age of the Lesbian Vampires", fonte inesauribile di ispirazione per artisti, scrittori e registi cinematografici. Una storia indimenticabile di ossessive rifrazioni, duplicazioni e doppi. Proprio come in uno specchio, ma oscuro, che continuamente riflette la complessità del mondo in cui viviamo. Questo volume, ricco di ombre e fantasmi, raccoglie oltre cinquanta racconti che intrecciano horror e folclore, scorci irlandesi e inquietudini vittoriane, offrendo al lettore una prospettiva completa di un maestro del fantastico moderno, corredata da un'ampia introduzione e da note di commento infratesto.
Durante la lettura si rimane inebriati dall'atmosfera macabra creata dall'autore con intelligente raffinatezza, dall'immota inquietudine suscitata da qualcosa che non si conosce e comprende.
Nonostante Carmilla sia la sola antagonista della storia, non si può fare a meno di provare una romantica e lugubre ammirazione verso la sua figura, che oltrepassa l'interesse per gli altri personaggi.
Nel racconto è evidente l'opposizione tra Laura, la protagonista vittima di cui conosciamo ogni pensiero e increspatura dell'anima, e Carmilla, l'inquietante e affascinante vampira avvolta da un costante tenebrore. Persino fisicamente le due ragazze sono opposte. È un'alternanza di luce e ombre che fa nascere un disagio concreto durante la lettura, forse e soprattutto perchè questa dualità ognuno la accoglie e cela dentro di sé. E le due ragazze così come sono diverse così si attraggono. Si percepisce un'autentica passione tra loro, un'attrazione disturbata ma inevitabile.
L'unione dell'elemento romantico misto al terrore e all'inquietudine dona un'appagante angoscia, non facile da trovare in altre opere.
La sensazione di essere vegliati da una perenne oscurità persiste in ogni pagina, riuscendo a catapultare il lettore in un castello secolare illuminato da candele quasi del tutto consumate.
Carmilla si fa spazio tra la mente del lettore e la occupa. Pagina dopo pagina la sua presenza si tramuta in male, eppure l'attrazione verso la sua figura resta intrappolata tra i pensieri. E persino quando alla fine della storia Carmilla viene cacciata permane un sentore dorrore, come se lei fosse davvero lì, ai piedi del tuo letto a godere di quel momentaneo terrore che stai vivendo.
Noemi - libraia di Torino ToDream.
todream - 15/12/2024 20:50