Capace di ottenere un clamoroso successo internazionale, la serie Squid Game, distribuita da Netflix, lascia emergere la ricchezza, la varietà e l'originalità dell'attuale industria sudcoreana dell'intrattenimento. Ideata e diretta da Hwang Dong-hyuk, offre un contributo determinante alla circolazione e all'affermazione della produzione sudcoreana di fiction all'estero. Squid Game mette soprattutto in luce alcune componenti costitutive dell'odierno sistema economico e sociale della Corea del Sud. Inoltre, consente di riflettere sullo scenario mediale contemporaneo, con riferimento all'apparato televisivo e alle Over-The-Top Television (OTT) e più specificamente al 'modello Netflix'.
Il volume, curato da Simona Castellano e Marco Teti, è diviso in due parti. La prima include contributi che analizzano l'opera ponendo in evidenza conflitti sociali, questioni politiche e culturali, sia strettamente connesse agli episodi e alla narrazione, sia di più ampio respiro. La seconda parte include invece contributi che focalizzano l'attenzione su alcune rappresentazioni mediali e sulla ricezione da parte dei pubblici.
Tramite l'approfondita esplorazione di Squid Game, nel presente volume si dona per la prima volta in Italia il giusto risalto alla fiction seriale sudcoreana, una delle forme espressive più importanti nell'ambito dalla cosidetta K-wave, o Hallyu, 'l'onda' creativa proveniente dalla nazione asiatica.