Stili nevrotici è uno studio clinico originale su quattro tipi di nevrosi - ossessivo-coatta, paranoide, isterica e impulsiva - e delle caratteristiche specifiche di ciascuna di esse. Come base per il suo studio, David Shapiro innanzitutto passa in rassegna alcuni significativi contributi teorici e pratici alla psicologia del carattere, a partire da Freud, e comprendendo i contributi di Wilhelm Reich, Erik H. Erikson, George S.¿Klein, e altri. Quindi passa a esaminare dettagliatamente, attingendo alla sua ampia osservazione clinica, i modi di pensiero e di percezione, le forme di esperienza emotiva, i modi di attività, le manifestazioni comportamentali - gli `stili' - che caratterizzano questi tipi di nevrosi.¿Di particolare interesse per la psichiatria è l'analisi condotta da Shapiro sulle relazioni tra lo stile paranoide e quello ossessivo-coatto. Nel capitolo riassuntivo egli indaga, alla luce di questo studio, alcuni problemi fondamentali concernenti l'origine e lo sviluppo degli stili; come tale sviluppo venga influenzato dalle spinte libidiche; la loro eventuale importanza nel controllo e nella regolazione delle tensioni pulsionali; e i loro rapporti coi meccanismi di difesa.
Stili nevrotici, di David Shapiro, è un libro datato 1967 (1969 nelledizione italiana a cura di Astrolabio). Un testo stagionato: cè chi lo definirebbe così. Eppure, a distanza di ben quarantacinque anni dalla sua stesura, questopera conserva a tuttoggi unattualità e una modernità impressionanti. Quello di Shapiro è uno scritto clinico sulle nevrosi: le nevrosi, nellinfinito universo delle manifestazioni psichiche, rappresentano probabilmente il più mutevole tra i numerosi oggetti dattenzione della psicologia clinica e della psicoanalisi; malgrado tuttavia il carattere così instabile e cangiante della materia nevrotica, Shapiro ne dà una lettura così ingegnosa e assennata da risultare intramontabile. Lautore statunitense intende per stile nevrotico un modo o una forma di funzionamento caratteristico di una determinata condizione nevrotica; in questa definizione rientrano i vari modi di pensare, percepire e comportarsi. Shapiro pone sotto la sua competente lente dingrandimento quattro stili nevrotici, ovvero: - lo stile ossessivo coatto; - lo stile paranoide; - lo stile isterico; - lo stile impulsivo. Sorprendono però, ancora più delle le descrizioni operate dei differenti stili, i toni originali ed innovativi con i quali Shapiro affronta il problema delle origini del sintomo nevrotico. Linteresse principale della psicoanalisi è da sempre stato lo studio delle pulsioni istintuali e delle loro vicende, del singolo sintomo come rappresentante di un certo contenuto pulsionale nellambito di una certa fase psicosessuale di sviluppo; per Shapiro, alcune coerenze formali nel funzionamento di un individuo non possono essere spiegate solo come manifestazioni di certi meccanismi di difesa, o come derivate da specifiche pulsioni. Quello che la persona nevrotica fa, o sente, e il modo particolare in cui lo fa, o lo sente, sono parti funzionali fondamentali della nevrosi; in altre parole, i suoi atteggiamenti e i suoi interessi sono tali da rendere inevitabili le continue esperienze nevrotiche, pur dolorose, perpetuando il processo nevrotico. Un eccezionale contributo alla psicologia dellIo e alla caratteriologia psicoanalitiche è la scritta che campeggia in copertina; e in effetti, lopera di Shapiro, rappresenta uno strumento concettuale prezioso ed immortale, un testo sacro per qualsiasi operatore o professionista nel campo della salute mentale.
micheleapicella - 07/10/2013 14:40