Questo volume analizza la storia politica del Portogallo dal 1800 al 2000. Si tratta di una sintesi storiografica, che ha alla base una lettura interpretativa della contemporaneità politica portoghese. Il Portogallo è qui inteso non come un semplice Stato nazionale, ma come uno Stato-Impero di matrice euro-africana: una realtà politica, economica e culturale che riuniva un vasto insieme di formazioni sociali eterogenee, ma interdipendenti ed aggregate di fronte al potere imperiale insediato a Lisbona. Uno Stato-Impero che scomparve improvvisamente nel 1974-1975, con la Rivoluzione dei garofani e l'indipendenza delle colonie africane, tra cui Angola e Mozambico, ed a seguito della caduta della più lunga dittatura di destra della storia dell'Europa. Finito l'Impero, il Portogallo entrò in una nuova fase della sua contemporaneità politica, ritrovando una vocazione europea che era andata ormai perduta.