Nel contesto di un'opera in più tomi, questo volume ricostruisce l'affermarsi in Italia della grande cultura umanistica. Percorre e fa percorrere, attraverso una misurata esposizione storica e una congrua scelta di testi, l'epoca in cui l'Umanesimo crea nuove istituzioni e un rinnovato rapporto con la classicità, sviluppa la filologia, ritrova le forme del latino dei grandi scrittori antichi. Il manuale presenta un Umanesimo polimorfo, che va da quello civile delle prime generazioni fiorentine fino alla filologia critica del Valla e all'Umanesimo volgare dell'Alberti; segue gli sviluppi culturali della Firenze di Lorenzo il Magnifico, in cui si danno nuove aperture verso la tradizione greca e un vivace ritorno della letteratura volgare (dal platonismo di Ficino, all'ironia deformante del Pulci, alla malinconica poliedricità di Lorenzo stesso, alla preziosità del Poliziano, alla filosofia dell'uomo-microcosmo di Pico della Mirandola); presenta la vitalità di una nuova letteratura d'intrattenimento, che trova la maggiore espressione nell'incanto romanzesco dell'"Orlando innamorato" del Boiardo; e introduce alla conoscenza dell'Umanesimo del Pontano e dell'"Arcadia" del Sannazaro. Scrive, nella Presentazione, l'Autore: "Questo manuale vuol essere un invito ad amare la nostra letteratura e il nostro Paese, a sentire il valore irrinunciabile di una tradizione che vorremmo sempre più aperta in un orizzonte europeo e mondiale". La parte storica riproduce, riadatta, aggiorna il testo del Profilo storico della letteratura italiana (prima edizione 1992). Andrea Cortellessa, Italo Pantani e Silvia Tatti hanno contribuito alla cura di varie parti dell'antologia concepita e realizzata da Giulio Ferroni.