Nel 1944 ad Amsterdam, una città sconvolta dai bombardamenti, il giovane Anton torna con la mente all'estate del 1939, all'ultimo periodo di felicità prima dell'invasione tedesca, alla città piena di vita. Ricorda con nostalgia soprattutto il suo amore per il fiume e le lunghe, faticose, esaltanti vogate insieme all'amico David, quando, entrambi diciassettenni, si allenavano instancabili e sentivano di poter sfidare il mondo. Per Anton e David, così diversi per carattere ed estrazione sociale, la canoa rappresenta un riscatto, il mezzo per conquistare l'indipendenza, l'emancipazione dai genitori.